Ancona, 26enne picchia brutalmente la madre per il disordine in cucina: arrestato dopo aver aggredito anche il compagno e gli agenti.
Dopo la tragedia della ragazza di 19 anni spinta in cabina e violentata a bordo di un traghetto, un nuovo episodio di violenza sconvolge Ancona, nel quartiere Posatora, dove un giovane di 26 anni ha aggredito brutalmente la madre e il compagno di lei. L’intervento degli agenti ha evitato il peggio, come riportato da Leggo.it, ma il giovane ha cercato di resistere anche a loro.

Aggredisce la madre e il compagno di lei: i fatti dopo una lite
Secondo quanto ricostruito e riportato da Leggo.it, la violenta aggressione è scaturita da un rimprovero legato al disordine in cucina. La madre aveva chiesto spiegazioni al figlio, ma il confronto si è trasformato in un’esplosione di violenza.
Il 26enne ha colpito la donna con schiaffi e pugni al volto, fino a ridurla in stato d’incoscienza. Quando gli agenti sono arrivati nell’abitazione, situata nel quartiere Posatora di Ancona, la madre giaceva a terra priva di sensi e con il volto completamente tumefatto.
Il compagno della donna ha tentato di intervenire per impedire al giovane di allontanarsi, ma anche lui è stato colpito con violenza. Entrambe le vittime hanno riportato ferite: la madre ha ricevuto una prognosi di venti giorni, il compagno dieci.
Il tentativo di fuga e la resistenza agli agenti
All’arrivo della polizia, aggiunge Leggo.it, il 26enne non ha mostrato alcuna intenzione di collaborare. Ha provato a sottrarsi all’arresto, prima divincolandosi e poi reagendo fisicamente agli agenti, colpendoli con delle gomitate alle gambe. Il gesto ha aggravato ulteriormente la sua posizione, portando all’arresto per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane non era nuovo a comportamenti violenti. È emerso che aveva già precedenti per reati contro la persona ed era destinatario di un avviso orale emesso dal Questore. Dopo l’arresto, nella giornata di lunedì 18 agosto 2025, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.